Analisi dell’Ufficio Studi su “Economia e occupazione al Sud dal 1995 ad oggi”. Il Pil pro capite resta sempre la metà di quello delle regioni del Nord. Il tasso di occupazione è cresciuto 4 volte meno rispetto alla media nazionale. Continua l’emigrazione sistematica dei giovani meridionali.
2 settembre 2021
La distanza del Sud in termini economici e anche “demografici” rispetto al resto del Paese è un tema che ricorre spesso quando si affronta la discussione sulla crisi causata dalla pandemia e sugli scenari di ripresa. L‘Ufficio Studi Confcommercio ad aprile aveva già fatto una fotografia impietosa di quella che era la situazione del Mezzogiorno e ne abbiamo analizzato i dettagli nell’articolo del 4 aprile (Il Sud non riesce a cambiare passo). In questa successiva analisi, Economia e occupazione al Sud dal 1995 ad oggi, il focus resta sui temi più ricorrenti che penalizzano da sempre le regioni del Mezzogiorno, burocrazia, micro-illegalità diffusa, accessibilità insufficiente e comparativamente minore qualità del capitale umano ma con un “sottolineatura” importante: il tema della produttività, quello delle condizioni economiche e sociali di vita e, infine, quello della scelta di risiedere o piuttosto di emigrare, sono strettamente collegati. Negli ultimi 25 anni, la riduzione degli occupati, come conseguenza dello spopolamento (soprattutto giovanile, -1,6 milioni), e i deficit di lungo corso dei quelli abbiamo detto, hanno, di fatto, determinato un continuo e progressivo calo del Pil prodotto dal Sud ampliando ulteriormente i divari con le altre aree del Paese. Tra il 1995 e il 2020, infatti, il peso percentuale della ricchezza prodotta da quest’area sul totale Italia è passato da poco più del 24% al 22%, mentre il Pil pro capite è sempre rimasto intorno alla metà di quello del Nord; tuttavia, nel 2020, l’impatto della crisi da Covid-19 al Sud è stato più contenuto rispetto alle altre aree del Paese che hanno patito maggiormente il blocco delle attività produttive durante la pandemia (Pil -8,4% contro il -9,1% al Nord rispetto al 2019).
PIL: peso percentuale del Sud rispetto al totale Italia
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Istat.
PIL pro capite per abitante
migliaia di euro a prezzi costanti del 2020
Elaborazioni USC su dati Istat.
1995 |
2007 |
2019 |
2020 |
|
Nord-ovest |
34,2 |
38,9 |
37,6 |
34,3 |
Nord-est |
32,7 |
37,5 |
36,1 |
32,9 |
Centro |
31,1 |
36,6 |
32,9 |
30,2 |
Sud |
18,8 |
21,6 |
19,8 |
18,2 |
Italia |
27,7 |
32,1 |
30,3 |
27,8 |
Sud/Nord-ovest x 100 |
54,9 |
55,4 |
52,6 |
53,1 |
Studio completo disponibile su: https://www.confcommercio.it/-/economia-occupazione-sud